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"The list" ed il country di Rosanne Cash

"The list" ed il country di Rosanne Cash

L’album “The List”, di Rosanne Cash, edito da EMI, si apre con il brano “Miss the Mississippi and you”: la voce ruvida ed al contempo melodiosa di Rosanne canta la stanchezza della grande città, dove nulla sembra adatto a lei ed il desiderio di tornare a casa. Tutto le appare triste e solitario – dice nel testo – e lo fa apparire così anche a noi, con efficacia e delicatezza, grazie a questo brano semplice e delicato, in perfetto stile country. “Motherless children” ha un umore appena più inquieto e narra come il padre, la sorella, gli amici dei bambini orfani di madre, facciano del loro meglio per prendersene cura. C’è più sentimento, il valore comune di questi due pezzi sembra quello della famiglia e delle origini. Bello l’accenno di rock dato dall’assolo finale della chitarra elettrica. In “Sea of heartbreake” la Cash canta insieme a Bruce Springsteen: i due sono in sintonia, il brano è molto ritmato ma ha dei toni romantici. Si va avanti con “Take these chains from my heart”, più accorata, “I’m movin’ on” dal sound sexy, mentre ad “Heartaches by the number one” partecipa Elvis Costello e si gioca su un elenco di pene d’amore, senza risultare, però, mai tristi. “500 Miles”, “Long black veil” (cantata con Jeff Tweedy) e “She’s got you” proseguono con dolcezza; “Girl from the North Country” è più malinconica e pensierosa e lascia spazio ad interventi strumetali indovinati (in particolare l’armonica). “Silver wings” è cantata con il tenue accompagnamento vocale di Rufus Wainwright. La collezione si chiude con “Bury me under the weeping willow” che ripete più volte lo stesso motivetto, cambiandone le parole, a mo’ di filastrocca. Rosanne ha una voce particolarissima, il suo timbro è a tratti mascolino; canta con carattere e quella che traspare è un’artista ed una donna matura. Son perfetti gli accompagnamenti, belli gli interventi dei cori ed il risultato è un disco country moderno, ben costruito e piacevolissimo, capace di creare atmosfere nostalgiche e sognanti. Laura Mancini